C'è una favola, raccontata da Esopo, che narra le vicende di una rana e di uno scorpione. E' una favola che ho ritrovato citata in molti...

Potremmo intitolare questo ritratto “L’insostenibile leggerezza dell’ essere Charlie Brown che pratica l’arte quasi-zen del non-vincere”.

Non abbiamo bisogno di un/a partner che ci completi, ma piuttosto qualcuno/a insieme a cui ci sarà possibile reggere il cielo.

Qual’è il movente del mandante che sta dietro il tentato assassinio della nonnina? Perché insomma Cappuccetto Rosso la voleva morta?

Chi siamo e chi crediamo di essere sono insomma rappresentazioni meno definite e definibili di quanto vorremmo. Con che occhi guardiamo?

Il bisogno necessita di certezze, di prevedibilità. Certezze e prevedibilità che invece finiscono con l’uccidere il desiderio.

In psicoterapia, come in una canzone, il senso più profondo ed ulteriore delle parole, sta nelle sue componenti per così dire musicali.

Essere chi si è dovrebbe essere una cosa scontata. Ma forse è più complicato di quel che appare.

La psicoterapia è un ponte tra il sé di ora e un sé possibile, ed è il viaggio ancor prima che il mezzo di trasporto.